Un'Estate come tante ... UNICA!
E' ora di tirare un po' di somme di quest'estate che, quatta quatta, sta facendo le valige per lasciar spazio ad un regno delle ombre che, inarrestabile, compie passi decisi!
Per chi fa una vita come la nostra, quotidianamente legata al ciclo della Natura ed in particolare a quello solare, è impossibile non notare i mutamenti che ogni stagione porta con sè!
E' bellissimo quando anche il più accanito sostenitore dell'inverno, della powder, del freddo si lascia scappare un: "Che bello andare ad arrampicare in pantaloncini e maglietta ... di guanti addosso non ne potevo davvero più!", com'è d'altronde fantastico sentir crescere la voglia di veder cadere i primi fiocchi quando ancora si sta lottando con quelle stronzissime zanzare che stanno facendo di tutto per distruggermi il charma (sempre che ne abbia uno ....!)
A ciò si contrappone la "vita al neon" (ormai sarebbe bene dire al led) che la maggior parte delle persone svolge. Una luce artificiale appiattisce, purtroppo non solo la visuale ottica, ma anche quella interna ...
Quello che più mi ha colpito di questa vivace estate non sono state le tante giornate sulla roccia con gli amici, il profumo dei baranci o i colori del tramonto, quanto piuttosto la rinnovata necessità di non lasciar spazio ad atteggiamenti perbenistici che, in forza di un qualche principio educativo, costringono i più ad essere troppo spesso falsi a se stessi ed agli altri ...
Amo essere me stesso, amo non essere coerente (solo nel momento in cui sia corretto non esserlo), amo essere come sono, accettando i miei difetti e limiti, amo la semplicità nei rapporti ed amo scoprire persone semplici semplicemente osservando il loro operato! Amo il coraggio, l'istinto, amo tornare sui miei passi, amo chiedere scusa, amo incazzarmi come una biscia! Amo il dono fatto da un amico che non c'è più, amo la frase detta da mio figlio in un'alba di agosto mentre si andava in montagna; erano le 6,30, uscivamo dalla nostra casetta di Miotte (Agordino) e lui mi dice:"Papà da grande voglio fare il tuo lavoro, perchè mentre gli altri, quando escono di casa per andare a lavorare sentono il rumore del traffico, tu hai la fortuna di sentire solo il canto degli uccellini!" Amo l'idea di riuscire a restare vicino al suo modo di vedere il Mondo... e quest'estate un amico speciale mi ha aiutato a capirlo per bene, grazie!
Per chi fa una vita come la nostra, quotidianamente legata al ciclo della Natura ed in particolare a quello solare, è impossibile non notare i mutamenti che ogni stagione porta con sè!
E' bellissimo quando anche il più accanito sostenitore dell'inverno, della powder, del freddo si lascia scappare un: "Che bello andare ad arrampicare in pantaloncini e maglietta ... di guanti addosso non ne potevo davvero più!", com'è d'altronde fantastico sentir crescere la voglia di veder cadere i primi fiocchi quando ancora si sta lottando con quelle stronzissime zanzare che stanno facendo di tutto per distruggermi il charma (sempre che ne abbia uno ....!)
A ciò si contrappone la "vita al neon" (ormai sarebbe bene dire al led) che la maggior parte delle persone svolge. Una luce artificiale appiattisce, purtroppo non solo la visuale ottica, ma anche quella interna ...
Quello che più mi ha colpito di questa vivace estate non sono state le tante giornate sulla roccia con gli amici, il profumo dei baranci o i colori del tramonto, quanto piuttosto la rinnovata necessità di non lasciar spazio ad atteggiamenti perbenistici che, in forza di un qualche principio educativo, costringono i più ad essere troppo spesso falsi a se stessi ed agli altri ...
Amo essere me stesso, amo non essere coerente (solo nel momento in cui sia corretto non esserlo), amo essere come sono, accettando i miei difetti e limiti, amo la semplicità nei rapporti ed amo scoprire persone semplici semplicemente osservando il loro operato! Amo il coraggio, l'istinto, amo tornare sui miei passi, amo chiedere scusa, amo incazzarmi come una biscia! Amo il dono fatto da un amico che non c'è più, amo la frase detta da mio figlio in un'alba di agosto mentre si andava in montagna; erano le 6,30, uscivamo dalla nostra casetta di Miotte (Agordino) e lui mi dice:"Papà da grande voglio fare il tuo lavoro, perchè mentre gli altri, quando escono di casa per andare a lavorare sentono il rumore del traffico, tu hai la fortuna di sentire solo il canto degli uccellini!" Amo l'idea di riuscire a restare vicino al suo modo di vedere il Mondo... e quest'estate un amico speciale mi ha aiutato a capirlo per bene, grazie!
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