Le Formike dell'Alpago!
Se in una domenica di Febbraio andassi in Alpago con 4 persone per far due curve in F.lla Palantina, partirei presto, non prestissimo, mi piace dormire, ma presto.
Salirei dal Vivaio, qualche metro di dislivello in più, ma molta più soddisfazione per i miei vekki sci; salirei un po' skerzando, un po' ascoltando il silenzio del bosco, un po' imprecando con chi è passato a rompere i coglioni con un GATTO DELLE NEVI ... un gatto delle nevi tra i boschi della Palantina? E se lo viene a sapere Tojo? E se Tojo lo sa? Mah!
Arriverei in Casera sperando, come mi capita di sognare da 20 anni, di vederla sistemata, aperta, gestita come un vero rifugio di montagna. Toglierei gli sci e mi gusterei un buonissimo caffè, regalandomi il premio d'essere nel posto giusto al momento giusto.
Rimessi gli sci inizierei a salire con silenzio, calma ed attenzione verso la Forcella. Racconterei, sottovoce, che lì le valanghe cadono eccome, anche se dalle cime circostanti a volte si vede per fino la Laguna ... Venesia ... casa!
Darei dei consigli: stare leggeri, stare un po' distanziati (non ha mai fatto male a nessuno), stare ... in compagnia dei propri pensieri più belli!
Arrivati alla forcella assaggerei la neve del versante Sud e, sentendola cotta, rinuncerei ad una cima per garantirmi una bella sciata. Starei a godermi quel meraviglioso paradiso fin quando i miei okki non fossero in grado di destare la mia attenzione: siamo attaccati da un gruppo di formiche sciatrici! Attenti, viaggiano in battaglione, le senti arrivare ... eccome se le senti! 20, 30, 40 ... 50! Tracciano a destra, a sinistra ... a cavolo! Lastroni da vento, pendii carichi, poco importa loro hanno un'incrollabile fede nella "lotta con l'Alpe" (ho già detto altre volte che l'A maiuscola ce l'ho messa io): col potere delle aquile ... vinceremo!
Nooooooo ho sbagliato tutto, sono finito nel posto sbagliato nel momento sbagliato! Le quattro persone che sono con me, io, che ho raccontato loro che in montagna ci si va per ritrovare se stessi nella semplicità, nell'essenza, nel silenzio, nel vento ... Cavolo Valerio prendi in mano le redini della questione!
Idea incredibile: appena possibile, andiamocene! Poi dicono che non sono intelligente! E così si va ...
Due curve sotto gli occhi di tutti e, girato l'angolo il giardino della polvere e del silenzio ci avvolge! Non una traccia, non un rumore, solo noi, meravigliosi faggi, stupenda neve, silenzio e la libertà di non sentirci parte di nulla se non di quei luoghi fantastici, perfetti che, ancora una volta, ci hanno concesso di attraversali, di conoscerli, di viverli!
Salirei dal Vivaio, qualche metro di dislivello in più, ma molta più soddisfazione per i miei vekki sci; salirei un po' skerzando, un po' ascoltando il silenzio del bosco, un po' imprecando con chi è passato a rompere i coglioni con un GATTO DELLE NEVI ... un gatto delle nevi tra i boschi della Palantina? E se lo viene a sapere Tojo? E se Tojo lo sa? Mah!
Arriverei in Casera sperando, come mi capita di sognare da 20 anni, di vederla sistemata, aperta, gestita come un vero rifugio di montagna. Toglierei gli sci e mi gusterei un buonissimo caffè, regalandomi il premio d'essere nel posto giusto al momento giusto.
Rimessi gli sci inizierei a salire con silenzio, calma ed attenzione verso la Forcella. Racconterei, sottovoce, che lì le valanghe cadono eccome, anche se dalle cime circostanti a volte si vede per fino la Laguna ... Venesia ... casa!
Darei dei consigli: stare leggeri, stare un po' distanziati (non ha mai fatto male a nessuno), stare ... in compagnia dei propri pensieri più belli!
Arrivati alla forcella assaggerei la neve del versante Sud e, sentendola cotta, rinuncerei ad una cima per garantirmi una bella sciata. Starei a godermi quel meraviglioso paradiso fin quando i miei okki non fossero in grado di destare la mia attenzione: siamo attaccati da un gruppo di formiche sciatrici! Attenti, viaggiano in battaglione, le senti arrivare ... eccome se le senti! 20, 30, 40 ... 50! Tracciano a destra, a sinistra ... a cavolo! Lastroni da vento, pendii carichi, poco importa loro hanno un'incrollabile fede nella "lotta con l'Alpe" (ho già detto altre volte che l'A maiuscola ce l'ho messa io): col potere delle aquile ... vinceremo!
Nooooooo ho sbagliato tutto, sono finito nel posto sbagliato nel momento sbagliato! Le quattro persone che sono con me, io, che ho raccontato loro che in montagna ci si va per ritrovare se stessi nella semplicità, nell'essenza, nel silenzio, nel vento ... Cavolo Valerio prendi in mano le redini della questione!
Idea incredibile: appena possibile, andiamocene! Poi dicono che non sono intelligente! E così si va ...
Due curve sotto gli occhi di tutti e, girato l'angolo il giardino della polvere e del silenzio ci avvolge! Non una traccia, non un rumore, solo noi, meravigliosi faggi, stupenda neve, silenzio e la libertà di non sentirci parte di nulla se non di quei luoghi fantastici, perfetti che, ancora una volta, ci hanno concesso di attraversali, di conoscerli, di viverli!
Se una domenica di Febbraio decidessi di andare in Forcella Palantina ... vorrei trovarmi con persone con cui condividere un amore autentico per la montagna! Banale? Dov'eravate domenica scorsa?!?!
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