TV1, l'Alta Via delle Prealpi Trevigiane ... una meraviglia dietro l'angolo!
Girovagare per una settimana dal Grappa al Cansiglio, è stato questo l'arduo compito svolto da tutta la nostra banda nell'ultima settimana; 'sta volta la scusa ci è stata data dalla Provincia, a cui serviva una traccia GPS dell'intero percorso ...
E così ogni mattina, divisi in due squadre siamo partiti alla volta del Grappa, del Cesen, del Cimone, del Visentin, del Cansiglio.
Ieri abbiamo concluso e debbo dire la verità, mi è davvero dispiaciuto non dover più svegliarmi la mattina con davanti un'altra giornata tra i nostri sentieri!
La solitudine, l'isolamento, il silenzio di questi luoghi hanno pochi eguali, anche quando ci spiace camminare su lunghi nastri di cemento che aggrediscono la montagna solo per permettere a pochi ipocriti, finti amanti della montagna, di raggiungere in auto la loro casera, spesso trasformata in una seconda casa dallo stile assolutamente pacchiano. Ma malgrado queste neffandezze legate ad un profondo e spesso incredibilmente ignorante ed arrogante senso di possesso, i luoghi e le atmosfere rimangono incredibilmente belle, nobili, vaste.
Giovedì scorso dalle creste del Cimone si vedeva l'Adamello, ieri dal rifugio Vittorio Veneto si vedeva la Laguna, il mare e, oltre i colli Berici ed Euganei ... gli Appennini!
Insomma, ancora una volta abbiamo calpestato per 125 km e 7.000 metri di dislivello i nostri pregiudizi, la nostra pigrizia, scoprendo che le montagne che disegnano l'orizzonte della nostra finestra nelle giornate più limpide sono e rimangono davvero bellissime ... siamo fortunati ad averle ed un po' sciocchi a snobbarle così di frequente!
Valerio
E così ogni mattina, divisi in due squadre siamo partiti alla volta del Grappa, del Cesen, del Cimone, del Visentin, del Cansiglio.
Ieri abbiamo concluso e debbo dire la verità, mi è davvero dispiaciuto non dover più svegliarmi la mattina con davanti un'altra giornata tra i nostri sentieri!
La solitudine, l'isolamento, il silenzio di questi luoghi hanno pochi eguali, anche quando ci spiace camminare su lunghi nastri di cemento che aggrediscono la montagna solo per permettere a pochi ipocriti, finti amanti della montagna, di raggiungere in auto la loro casera, spesso trasformata in una seconda casa dallo stile assolutamente pacchiano. Ma malgrado queste neffandezze legate ad un profondo e spesso incredibilmente ignorante ed arrogante senso di possesso, i luoghi e le atmosfere rimangono incredibilmente belle, nobili, vaste.
Giovedì scorso dalle creste del Cimone si vedeva l'Adamello, ieri dal rifugio Vittorio Veneto si vedeva la Laguna, il mare e, oltre i colli Berici ed Euganei ... gli Appennini!
Insomma, ancora una volta abbiamo calpestato per 125 km e 7.000 metri di dislivello i nostri pregiudizi, la nostra pigrizia, scoprendo che le montagne che disegnano l'orizzonte della nostra finestra nelle giornate più limpide sono e rimangono davvero bellissime ... siamo fortunati ad averle ed un po' sciocchi a snobbarle così di frequente!
Valerio
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