SCIALPINISMO IN BULGARIA

Ed è così che, in due minuti, prendiamo i biglietti e senza neppure accorgercene, siamo a Sofia. Ogni nostra affermazione non vuole essere una critica, ma cerca semplicemente di raccontare ciò che noi abbiamo provato in questo veloce viaggio tra le nevi dei Balcani!
La capitale potrebbe essere ridefinita il Grande Grigio, atterriamo infatti in una città coperta da 30 cm di neve arricchiti dallo smog di una grande città di pianura (anche se siamo a 590 m slm) che sfumano in un cielo altrettanto grigio.


Partiamo immediatamente a bordo di una Renault introvabile nel mercato italiano alla volta dei monti.
Da quel pochissimo che avevamo letto, ci aspettavamo strade impossibili, con crateri ovunque; a questo punto le cose sono due: o lo stato italiano delle strade è peggiorato così tanto da non farci rimpiangere l'italica rete viaria, o la Bulgaria non ha più strade così bucate come raccontato! Sta di fatto che il viaggio verso le montagne fila liscio e ci deposita nel paese di Babbo Natale, si perchè con un inverno come quello che stiamo vivendo in Dolomiti, la neve che troviamo qui è il regalo più bello del Mondo!


Rispetto a quanto suggerito da racconti dei nostri predecessori, evitiamo di raggiungere un triste paesino bulgaro, fermandoci qui, tra luci, locali, inglesi villeggianti ed un'atmosfera da "Kalymnos delle nevi"!
La mattina successiva, l'obiettivo è la Mussala, che, con i suoi 2.925 mt, è la cima più alta della Bulgaria.
Una favolosa gondola ci deposita in 25 minuti ai 2.300 metri di un'impronunciabile montarozzo da cui si capisce finalmente la geografia del luogo.


Un bel vallone, un paio di rifugi ed una bella neve polverosa ci accompagnano "all'attacco" della cresta finale, tipicamente arricchita da una palificata degna della miglior archeologia industriale ...





Arriviamo in cima con una meteo tutt'altro che perfetta, ma, panorama a parte, non ci sono problemi! Conosciamo anche il meteorologo di turno, a presidio della stazione posta proprio in vetta alla montagna ... un'immagine romantica d'altri tempi!
La discesa della cresta e la sciata fino a valle ci regalano una giornata divertente e veloce, che ci restituisce sensazioni davvero positive ... aiutate da litri di birra che scivolano in gola a velocità che, in Italia, non sono immaginabili per i nostri portafogli!

Il giorno seguente, a malincuore, ci spostiamo verso una nuova catena montuosa, dove la sua stazione sciistica, Bansko, è anche sede di gare di coppa del mondo di sci e snowboard. Nel trasferimento di infiliamo nella Valle di Rila per visitare i suoi meravigliosi monasteri e buttare un occhio sulle sue potenzialità scialpinistiche ... mah!





Il resto del viaggio verso Bansko mette tristezza, la povertà assoluta si sostituisce in un attimo ai macchinoni di Sofia, l'archeologia industriale e paesi in rovina, sebbene abitati, ci accompagnano per il resto del trasferimento, ma, arrivati a Bansko, tutto cambia nuovamente ... in due parole: una figata!
La cittadina storica si presenta super curata, affiancata da un'enorme quantità di nuovi hotel, creati per poter dare ospitalità a inglesi, russi, greci che qui sono senza dubbio il target turistico prevalente.

Scopriamo un apre-ski che neppure a Chamonix si è mai visto, arricchito da una fauna tutt'altro che triste e povera! L'offerta è davvero tanta e l'atmosfera divertente e frizzante.
La mattina successiva ci infiliamo in un vallone alla ricerca di una bella sciata in polvere: la troviamo, ma la paghiamo con un trasferimento lungo una stradina davvero ... luuuuuunga!
Una coppia di triangoli di formaggio fritto in un rifugio davvero balcan style, ridà senso alle nostre fatiche, che trovano un'ulteriore soddisfazione nell'infinita scivolata verso Bansko!


E' già ora di rientrare a Sofia, domani si vola a casa, la capitale ci permette, finalmente, un'insalata per cena, perchè la Bulgaria non è certo terra per vegetariani!
Che dire: è la terra perfetta per lo scialpinismo? Magari no, ma non è neanche male!
Offre invece la possibilità di fare un vero viaggio a due ore di volo da casa, di scoprire un po' di "senso dell'Est", di sbattere il naso sui cartelli in cirillico, di esplorare senza aver già tutto pre-confezionato, di stupirsi e magari di conoscere qualcosa di nuovo!
Pellare per credere!

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